I MARTIRI DI TIBHIRINE E LA MISERICORDIA NEL DIALOGO ISLAMO-CRISTIANO
In questi giorni ricorre il XX anniversario del rapimento e del martirio di sette monaci trappisti uccisi in Algeria presumibilmente il 21 maggio 1996, vicenda di cui mi occupo oramai da anni1.
Presso il loro monastero ha avuto luogo – dal marzo 1979 al marzo 1996, quando sono stati rapiti – un’esperienza particolare nell’ambito del dialogo tra Cristianesimo e Islam, esperienza di cui ho trattato nel mio libro Cercatori di Dio2. Il protagonista è stato un Gruppo che nel settembre 1981 ha assunto il nome di Ribât as-Salâm, in italiano Vincolo della Pace, secondo quanto si legge nella Bibbia cristiana: «avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace» (Ef 4,3). Tale Gruppo di dialogo cristiano-islamico è stato portato avanti da alcuni credenti di buona volontà, dapprima solo cristiano-cattolici e, poi, anche musulmano-sufi. L’obiettivo era quello di riunirsi due volte l’anno per poter approfondire la conoscenza dell’Islam e di tutto quanto potesse contribuire a vivere nella pace di Dio con il popolo algerino, per lo più musulmano. In seguito all’adesione di alcuni sufi si è cercato, allo stesso tempo, di vivere insieme «una parola comune a voi e a noi», come si legge nel Corano (Sura 3,64).
Grazie a un viaggio che ho fatto in Marocco nel 2007 insieme all’allora postulatrice dei trappisti suor Augusta Tescari, visitando a Midelt, in territorio berbero, la trappa gemella di Tibhirine, ho avuto accesso alla biblioteca del monastero di Tibhirine. In tale biblioteca ho trovato i Bollettini che questo Gruppo ha cominciato a redigere nel giugno 1984, dopo cinque anni dalla sua nascita (marzo 1979). In ogni Bollettino veniva riportato dettagliatamente tutto quanto si era vissuto nell’incontro che lo aveva preceduto per renderne partecipi anche quei membri che non avevano potuto parteciparvi. Nascono, quindi, per uso interno e vengono redatti in modo molto accurato. Con questi Bollettini ho potuto ricostruire i primi diciassette anni del Ribât sorto a Tibhirine nel 1979 e lì vissuto fino al marzo del 1996. Dopo il rapimento e il martirio dei sette monaci trappisti la storia del Gruppo è proseguita altrove, anche se Tibhirine rappresenterà, comunque e per sempre, la pietra miliare di questa esperienza.