27 Luglio 2017
Sin dall’epoca preislamica l’abitudine di radunarsi la sera nell’accampamento attorno al poeta per ascoltare in versi il vissuto della propria gente, ci invita a riflettere sull’aspetto sociale e comunicativo che la poesia araba riveste sin dagli albori. Nella figura del poeta (shā‘ir) si individuava la memoria collettiva della tribù. In quanto portavoce riconosciuto della comunità a lui spettava il compito di esaltare le gesta dei propri eroi (fakhr), ricordarne la genealogia (nasab), inveire contro gli avversari in guerra (hijā’) e piangerne i caduti (rithā’).