Le beatitudini di Matteo riguardano atteggiamenti interiori espressi in condotta di vita secondo la giustizia evangelica. Anche la beatitudine dei “puri di cuore” è rivolta a un cuore che produce frutti di giustizia; essa si ispira al Sal 24,3-4.6: “Chi può salire sul monte del Signore …? Chi è innocente di mani e puro di cuore … non fa giuramenti a scopo d’inganno … tale è la generazione di quanti lo cercano, di quanti desiderano il volto di Dio”.
Il cuore è la radice della persona, ed è lì che si realizza la purezza di tutto l’uomo. Ma sul cuore agisce solo Dio, il quale lo può purificare e rendere degno di presentarsi alla sua faccia: “purificami … e sarò puro … crea in me un cuore puro” (Sal 51,9.12). Un cuore puro è un cuore nuovo, frutto dell’azione creatrice di Dio: “darò loro un cuore capace di conoscermi … ritorneranno a me con tutto il cuore … scriverò la mia legge nel loro cuore” (Ger 24,7; 31,33). Un cuore nuovo e purificato dallo Spirito è il simbolo della salvezza piena promessa da Dio al suo popolo: “purifica il tuo cuore dal male, o Gerusalemme, per essere salvata” (Ger 4,14); “Spargerò su di voi un’acqua pura … vi purificherò da tutte le vostre sozzure … vi darò un cuore nuovo, metterò in voi uno spirito nuovo …” (Ez 36,25-27).
Gesù insiste nell’affermare che la purezza si realizza nell’intimo dell’uomo: “ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore; questo rende impuro l’uomo … dal cuore provengono propositi malvagi, omicidi …” (Mt 15,17-20); “… fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere …” (Mt 23,26).
Il cuore non è solamente la sede dei sentimenti, ma anche il centro che determina tutta la vita dell’uomo; perciò, i puri di cuore sono i puri fino all’intirno più profondo, e quindi trasparenti, coerenti e sinceri; essi esprimono la novità di vita operata dallo Spirito.
I puri di cuore “vedranno Dio”, cioè, saranno ammessi e vivranno alla sua presenza per onorarlo, come suoi famigliari. Questa beatitudine, sperimentata già nel presente, proietta la vita nel futuro: i puri di cuore, coloro che sono stati purificati e rinnovati nel loro intimo e vivono in coerenza la giustizia di Dio, saranno ammessi alla presenza di Dio per onorarlo e contemplarlo senza fine. E’ la dinamica del regno dei cieli, già presente, ma in tensione verso il compimento: già nella vita presente i puri di cuore colgono e godono nella loro vita quella presenza di Dio che gusteranno in pienezza nel regno futuro.
fra Tecle Vetrali